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Quando ti dicono: “Non sei più lo stesso”, è perché hai smesso di essere come volevano che fossi


“Non sei più lo stesso, sei cambiato”, è uno dei rimproveri più frequenti che si può ascoltare, è anche probabile che noi stessi l’abbiamo detto o che ci sia stato detto. Dietro queste parole si nasconde la disillusione. La persona sente di essere stata tradita o ingannata in qualche modo e finisce per accusare l’altro incolpandolo della trasformazione. Con queste parole sembra dire che l’altro non è degno d’amore o di fiducia perché le premesse iniziali, sulle quali si è costruita la relazione, non esistono più.

Ovviamente se ci dicono una cosa del genere, soprattutto se lo fa una persona che amiamo o stimiamo, ci sentiamo male e iniziamo a farci un esame di coscienza. Il problema è che guardando dentro di noi scopriremo che, effettivamente, siamo cambiati. Automaticamente ci sentiremo colpevoli. Pertanto cade su di noi il peso dei problemi nella relazione, anche se in realtà non dovrebbe essere così.

Tutti cambiamo, la cosa strana sarebbe continuare ad essere gli stessi

C’è chi pensa che la personalità sia immutabile, anche gli psicologi lo pensarono per molto tempo. Secondo questa concezione, se sei estroverso o introverso, continuerai a esserlo fino alla fine dei tuoi giorni. Recenti studi hanno dimostrato il contrario.

Non permettere che ti colpevolizzino, hai il diritto di cambiare!

La vita è movimento. Se una persona spera che non cambi nulla, sta albergando un’aspettativa illusoria e irreale. Molti si afferrano all’immobilità perché li terrorizza l’idea del movimento e del cambiamento. La prospettiva che l’altro possa cambiare causa sofferenza in queste persone, poiché desiderano che tutto rimanga uguale perché questo gli da una sensazione di sicurezza.
Per questo quando dicono “non sei più la stessa persona”, in realtà stanno dicendo che hai smesso di soddisfare le loro aspettative, che hai smesso di alimentare le loro necessità.

Perché succede?


Probabilmente tu hai continuato a evolverti, mentre questa persona è rimasta ancorata al passato. Pertanto adesso le vostre differenze sono ancora più evidenti.
Ovviamente questo cambiamento non è avvenuto dal giorno alla notte, pertanto il rimprovero potrebbe essere motivato dalla mancanza di attenzione.


Come affrontare questi rimproveri:

  • Non farti colpevolizzare. Non permettere che questa recriminazione ti faccia sentire colpevole, hai il diritto a cambiare e non a vivere per soddisfare le aspettative altrui. Il cambiamento fa parte della vita.
  • Chiedi di precisare. Il dire che non sei più lo stesso è una generalizzazione che non porta da nessuna parte. Chiedi alla persona che te lo dice di specificare cosa non va in te. Magari realmente hai smesso di prestare attenzione alla relazione come facevi prima e puoi recuperare quei piccoli gesti di attenzione.
  • Conosciti meglio. A volte cambiamo così rapidamente che non siamo pienamente consapevoli di questa trasformazione, pertanto è necessario un esercizio di autocoscienza per riconnettersi con questa nuova parte di noi, in questo modo saprai esattamente quello che vuoi e cosa devi fare per raggiungerlo.

Smettiamo di conoscere una persona nel momento stesso in cui smettiamo di prestarle attenzione.

È importante non dare nulla per scontato. Se nella tua vita hai incontrato una speciale che vuoi mantenere al tuo fianco, assicurati di dedicargli tempo e di creare momenti d’intimità che ti permettano di conoscerla meglio e scoprire nuove sfaccettature del suo carattere. In questo modo potrai stare al suo fianco in ogni fase del cambiamento e potrete crescere insieme.


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